Xavier Koller - Svizzera 2015 - 106'
Dopo aver perso parte del loro formaggio scendendo dall’Alpe, i genitori di Ursli si trovano costretti ad indebitarsi per poter superare l’inverno. Ursli passa dei mesi difficili e quando si ritrova con la campana più piccola di tutte per la festa del Chalandamarz decide di riscattarsi. Affronta quindi da solo la montagna, ancora coperta dalla neve, alla ricerca della grossa campana che sta appesa all’Alpe.
Sinossi
È estate inoltrata nell'idilliaca regione della alta Engadina, nel canton Grigioni.
Ursli, un ragazzino figlio di contadini di montagna, trascorre l’estate all’alpe, aiutando i genitori nel duro lavoro quotidiano. Il ragazzo trascorre una parte del tempo anche con Seraina, che vive con la famiglia nell'alpeggio accanto; i due ragazzini sono molto affiatati e vivono spesso insieme il quotidiano. La facilità con cui Ursli accudisce gli animali e la relazione che intrattiene con la natura circostante, fanno di lui un esperto conoscitore, nonostante la giovane età. L’incontro col lupo mentre pascola le sue capre, la quotidiana responsabilità del gregge che accompagna in solitario ogni giorno al pascolo, il partecipare alla produzione del formaggio ed altro ancora, gli permettono di imparare e perfezionare attività che sembra amare e svolgere con grande entusiasmo.
All’inizio dell’autunno però, durante la tradizionale discesa al villaggio, una parte del raccolto cade nel fiume e la famiglia si vede costretta a indebitarsi per superare l’inverno. Ad Ursli crolla il mondo addosso: la mamma deve partire a lavorare in un albergo di un villaggio in valle, durante tutta la stagione, senza rientrare; Ursli deve inoltre cedere l'adorata capretta Zila a Roman, figlio del ricco commerciante e sindaco del villaggio, che ha fatto credito alla sua famiglia, perché il padre possa pagare i debiti contratti.
Ma sarà in vista del tradizionale corteo del Chalandamarz, festa rituale (ricorrenza che trae origine dai festeggiamenti che venivano effettuati nell'allora Rezia ai tempi dell'occupazione romana, avvenuta nel 15 a.C.: secondo il calendario romano le calende di marzo, che corrispondono al primo marzo del calendario gregoriano, segnavano l'inizio dell'anno ed era usanza fare baccano per le vie dei villaggi per scacciare gli spiriti maligni dell'anno vecchio) per accogliere la primavera, dove ogni ragazzo del villaggio riceve un campanaccio per suonare in tutto il villaggio, che Ursli vivrà l’ennesima umiliazione: nonostante il regalo promessogli per il suo compleanno e per riconoscere il lavoro da lui fatto, si era infatti occupato anche del padre e degli animali in assenza della madre, Ursli riceve il campanaccio più piccolo. Tenta allora un'avventura temeraria per recuperare, ancora in pieno inverno, la grossa campana che sta appesa nella capanna sull’alpe, circondata dalla neve e dai ghiacci della stagione.
Approfondimento
Film tratto dal racconto di S.Chönz,1945, (scrittrice di romanzi e docente di scuola dell’infanzia, 1910-2000 ) e Alois Carigiet (1966 Hans Christian Andersen Award per l’illustrazione di questo libro, 1966 Schweizer Jugendbuchpreis per Zottel, Zick und Zwerg, 1902-1985) e remake del film senza dialoghi del 1964 (Condor film) Schellen Ursli, Una campana per Ursli racconta, attraverso le peripezie di una famiglia di contadini che cerca di sopravvivere all’inverno in condizioni di miseria, come in realtà sia frequente incontrare persone che approfittano delle disgrazie altrui, comportandosi in maniera sleale al punto d’aumentare il disagio di chi è nel bisogno.
La piccola guerra che Ursli dovrà combattere contro Roman, per permettere che la verità possa tornare a galla, grazie anche alla solidarietà di tutto il villaggio, rimanda alle piccole guerre quotidiane che riempiono la realtà di tutti i giorni e che possono manifestarsi attraverso atti di quello che oggi viene definito “bullismo” ma anche “stalking”, fenomeni dove l’aggressività diventa violenza e l’umiliazione raggiunge anche livelli così elevati da provocare la morte delle vittime designate.
L’amicizia e la solidarietà diventano allora le condizioni che rendono possibile uscire da situazioni di estrema umiliazione e disperazione, attraverso l’interessamento di ogni singolo nei confronti di chi ci circonda: un messaggio attuale che rimanda alle difficoltà di convivenza fra i popoli in perenne fuga da guerre globali e personali causate dall’indifferenza e dalla ricerca del profitto personale.
Spunti didattici
geografia
- contadini e settore primario in Svizzera/sviluppo ed economia/settori primario-secondario-terziario
- contadini in Ticino/visita di infrastrutture sul piana di Magadino
- emigrazione: la mamma di Ursli parte per lavorare e aiutare il marito a pagare i debiti contratti
- conosci persone che sono arrivate nel tuo paese e che conoscono un percorso d’integrazione?/lista dei paesi d’origine degli allievi/identificazione dei paesi sulla cartina geografica/racconto del viaggio che li ha portati in Ticino/lingua parlata in casa/religione e riti(similitudini e differenze nel vivere quotidiano le diverse abitudini)
antropologia/feste: significato dei rituali
- feste cristiane/feste pagane: esistono in Ticino, rituali simili a quello di Chalandamarz?
- partecipare ad una di queste feste
rapporti umani
- aggressività/violenza/umiliazione : dove si possono identificare nel film queste condizioni? Chi le provoca? Chi le subisce? Ti è già successo di sentirti in una simile condizione?
- descrivila attraverso un disegno, un racconto o un altro supporto (brano musicale/racconto di terzi o altro)