Kelly Asbury, USA 2017, 95’
Nel villaggio dei puffi, ogni individuo rappresenta una risorsa per la sua società in base alle abilità che possiede. Puffetta è l’unica ragazza del villaggio e non riesce a comprendere quale sia la propria identità. La ricerca, di chi lei sia veramente, avviene superando mille avventure in un mondo proibito e magico.
Sinossi
In preda alla tristezza per non riuscire a cogliere la propria essenza di puffo, Puffetta, unico rappresentante femmina del villaggio dei puffi, viene trascinata dai suoi più cari amici per divertirsi nella foresta ma si perde nei pressi del muro-limite del vilaggio dei puffi. Qui si imbatte accidentalmente in un suo simile mai visto prima. In preda al senso di meraviglia, non si accorge dell’arrivo di Gargamella che riesce a catturarla e a cui ingenuamente passa le informazioni sull’esistenza di un nuovo villaggio di puffi.
Sempre grazie alla sua fidata squadra riesce a scappare con lo scopo di mettere in guardia l’ignota popolazione blu che vive al di là del muro dell’imminente arrivo del potente Gargamella. Riuscirà, con l’aiuto dei suoi fidati amici, a portare a termine il suo temerario viaggio, a scoprire con sorpresa che nel villaggio segreto vive una società di puffe e aiutare strenuamente le sue nuove amiche a difendersi dal mago, rivelando finalmente a tutti la sua vera essenza.
Approfondimento
Nel villaggio dei puffi esiste un puffo per ogni cosa e ogni bisogno: puffo Inventore, puffo Contadino, puffo Golosone, puffo Pittore… Ma soprattutto c’è… Puffetta: creata da un pezzetto d’argilla ad opera del malvagio Gargamella con lo scopo di catturare i puffi e in seguito trasformata da Grande Puffo nella bionda e gentile Puffetta per essere accolta nel felice villaggio.
Ma cosa significa, cos’è una perfetta Puffetta? Nessuno lo sa. Neanche lei...
Perfino il macchinario progettato da Quattrocchi che riesce a cogliere l’essenza di ogni puffo va in tilt nel tentativo di catturare la sua identità, alimentando in lei il dubbio del suo ruolo all’interno della società degli ometti blu.
La sua storia personale la riconduce a Gargamella, il più acerrimo nemico dei puffi, e ciò mina alla radice il suo totale senso di appartenenza alla popolazione dei puffi. Inoltre, il fatto di avere fatto trapelare delle informazioni sull’esistenza di un villaggio segreto e nascosto, accresce il suo senso di colpa e il bisogno di isolamento per ricercare se stessa. Da qui il viaggio nella foresta proibita e segreta, piena di insidie e di pericoli, che affronterà con l’ironica compagnia dei suoi più fidati amici puffi e che la porterà a conoscere una società di puffi tutta al femminile, guidata dalla saggia Mirtilla e dove finalmente si sentirà a casa.
Quest’ultimo aspetto rappresenta la vera novità narrativa del film d’animazione, l’introduzione di un colpo di scena politically correct a favore della grande domanda che tutti si saranno sempre posti: perché Puffetta è l’unico puffo femmina? Dove sono le altre puffe? Perché la popolazione dei puffi è solo maschile? Finalmente in questo film le donne hanno un ruolo di potere e addirittura sono in grado di autosostenersi in una società molto ben organizzata (che ricorda peraltro il capolavoro Avatar) anch’essa piena di talenti tutti al femminile.
Tuttavia, il viaggio affrontato e il nuovo villaggio che accolgono Puffetta e i suoi amici non sono sufficienti per darle serenità. Gargamella riesce a trovarli e cattura tutti tranne lei, perché lei non è un vero puffo e la lascia libera ma senza amici. Neanche nella sventura Puffetta riesce ad essere trattata come un vero puffo, perpetuando il suo destino di creatura vicina a Gargamella.
Nel momento in cui la nostra eroina prende finalmente consapevolezza di ciò ed accetta la verità sul suo non essere un vero puffo, scopre anche la potenzialità della sua vera natura, che userà per sconfiggere Gargamella con un gesto eroico, libero e altruista ma soprattutto strategico. L’invito che si coglie è di riconoscere e guardare il proprio lato debole con intelligenza per poi saperne trovare l’utilità affinché diventi, al contrario, il proprio punto di forza.
Il gesto estremo ed eroico della protagonista viene premiato trasformandola, grazie al potere dell’affetto sincero di chi l’ha conosciuta, in una vera Puffetta.
La storia di Puffetta, apparentemente la più desiderata di tutti i puffi, ma in realtà la più sola, ci porta a riflettere su quanto siano importanti la consapevolezza e l’accettazione di sé (la storia personale, i limiti, le risorse…) ma anche l’appartenenza al gruppo (che sia esso la famiglia, la scuola, la comunità in cui si vive).
Puffetta ci mostra inoltre la possibilità di cambiare il proprio destino: da creatura del male, destinata a catturare i puffi a difensore e custode dell’amore e dell’amicizia.
I Puffi
I Puffi (Les Schtroumpfs) sono dei personaggi immaginari comparsi prima nei fumetti del 1958 del fumettista belga Peyo ed esorditi come personaggi secondari nella serie a fumetti John e Solfamì e poi protagonisti nel 1959 di una serie a essi dedicata dalla Hanna-Barbera.
Descrizione fisica:
Sono degli uomini blu alti “tre mele o poco più”. Indossano pantaloni e cappello bianco, da cui non si separano mai probabilmente perché sono senza capelli (ovviamente a parte Puffetta). Vivono nel bosco, in un luogo segreto, le loro case sono fatte a forma di fungo.
Hanno tutti 100 anni di età, tranne il Grande Puffo che ne ha 542 e sono 100 in tutto. Il loro cibo preferito è la salsapariglia, una bacca che trovano oltre il villaggio da cui non possono allontanarsi troppo. Loro nemici eterni sono Gargamella il mago e il suo ironico gatto Birba, che vogliono catturarli per appropriarsi del loro potere e fare di Gargamella il mago più potente.
I puffi possono camminare e correre, nel film succitato fanno addirittura delle peripezie in volo, ma nella maggior parte dei casi si limitano ad andare in giro saltellando. Nel loro linguaggio sono presenti molto spesso dei termini che contengono la radice puff- come il verbo puffare o l’aggettivo puffoso , le esclamazione puffolina!, per mille puffi! ecc.
Attualmente sono in produzione altri film d’animazione dei puffi con attori reali e personaggi 3D.
Spunti didattici
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Se tu fossi un puffo, quale sarebbe il tuo puffoso talento? Come ti chiameresti? Quale sarebbe il tuo segno di riconoscimento (es. fiore per Vanitoso, matita per Inventore…) disegnati ricordando l’abbigliamento dei puffi.
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I puffi appartengono alla popolazione dei puffi e tu a quale popolo appartieni? Cosa significa popolo?
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Anche a te qualcuno di più saggio, come Grande Puffo, dice dove poter andare e dove invece non puoi? Chi potrebbe essere ? Seconde te perché? Ti è mai successo di disobbedire? Che cosa è accaduto?
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Puffetta e suoi amici si divertono all’aria aperta in tanti modi e tu? Quali sono i tuoi giochi preferiti da fare con i tuoi amici?
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La popolazione dei puffi femmina è molto particolare, vive nella natura e non ha paura di nulla perché ci sono anche delle puffe che difendono il villaggio. Secondo te, anche tra gli umani possono esistere dei popoli composti solo da uomini o solo da donne? Perché? Ci sono dei mestieri che possono svolgere solo uomini o solo donne? Quali?
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Nel film la vegetazione della foresta proibita è spettacolare e anche gli animali sono fantastici. Ti ricordi quali? In natura esistono degli esempi simili? Quali? Prova a inventare tu delle piante e degli animali con talenti speciali. Disegnali.